Il calcio balilla, noto anche come calcetto o foosball in inglese, è un gioco da tavolo ispirato al calcio tradizionale. La sua origine risale al XIX secolo ed è stata ideata da Alexandre de Finesterre, un appassionato di calcio spagnolo.
La prima versione del gioco è stata brevettata nel 1901 dal francese Lucien Rosengart. Tuttavia, è solo negli anni '30 che il calcio balilla ha guadagnato popolarità in Europa, grazie all'inventore svizzero Emmanuel Furrer, che ha introdotto alcune delle caratteristiche fondamentali del gioco attuale.
Durante il Novecento, il calcio balilla ha continuato a diffondersi in tutto il mondo, diventando un passatempo apprezzato da persone di tutte le età.
In Italia, il gioco ebbe particolare successo durante gli anni '50 e '60, quando divenne una vera e propria passione nazionale.
Durante il periodo post-bellico, l'Italia stava cercando di superare gli effetti della Seconda Guerra Mondiale, e il calcio balilla forniva un modo economico e accessibile per le persone di divertirsi e socializzare. Il gioco divenne parte integrante della cultura italiana, attirando giocatori di tutte le età e creando una vera e propria competizione amichevole tra amici e famiglie.
Ma dove nasce il calcio balilla in Italia? Ad Alessandria in Piemonte, grazie all'incontro tra Marcel Zosso e Renato Garlando che da vita alla prima azienda produttrice di calcibalilla in Italia: la risposta del mercato fu molto così positiva che nel periodo 1952-1954 vennero realizzati quasi 12mila calcetti a mano e con l’aiuto dei detenuti del carcere di Alessandria.
Perche il calcio balilla si chiama così? Se ti stai chiedendo da cosa deriva il termine calcio balilla ecco che allora dobbiamo guardare oltre le Alpi, in Liguria: qui, a Genova, la parola "calcio piccolo" si diceva proprio calcio balilla e così questa parola divenne di uso comune tanto da essere inserita nel Dizionario Italiano.
Accessibilità e Sostenibilità Sociale nel Calcio Balilla
Uno dei primi obiettivi dell’ideazione del calcetto fu quello della socialità. Mentre, da una parte, si continuò a guardare con grande favore al vero gioco del calcio, dall’altra, ci si accorse che il biliardino poteva essere un centro di aggregazione anche in ambienti ristretti.
Un altro aspetto del biliardino fu quello di promuovere confronti sportivi con delle regole. In altri termini, si volle ricordare a tutti che questo gioco non costituiva una improvvisazione. Per questo motivo, a inizio partita, fin dall’inizio, gli sfidanti si mettevano d’accordo sulle azioni permesse e su quelle irregolari.
Occorre poi evidenziare l’utilità del calcetto come sport-therapy. In tale contesto, questo gioco aiuta il paziente a non sentirsi un escluso ma a vivere aspetti reali del calcio: il tifo, l’entusiasmo, la tensione emotiva, l’intesa di squadra.
Nel 2011 è stata fondata in Italia la Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla. La sede è in via Zangrilli 20, 21023 Besozzo (VA).
Nel 2013 il Comitato Italiano Paralimpico riconosce il Calcio Balilla come Disciplina Sportiva Paralimpica.
Nel 2016 la F.P.I.C.B. viene riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico come Federazione Sportiva.